giovedì 10 marzo 2011

"Il discorso del Re" esalta il pubblico

Dodici nomination all’Oscar per il film “Il discorso del Re” del regista inglese Tom Hooper, protagonisti Colin Firth, Barbara Bonham Carter e Geoffrey Rush. Un film che si potrebbe supporre impegnato e un po’ pesante e che si rivela invece leggero e divertente; una storia di amicizia e di buoni sentimenti, ambientata in un contesto storico drammatico, che rimane sempre un po’ in secondo piano. Uscito venerdì sera a Firenze in soli due cinema, il film non ha deluso le aspettative di un pubblico abbastanza ristretto, ma raffinato e competente. “Molto bello – dice Daniele Dragoni - Attori meravigliosi. Bravo Colin Firth, ma credo che per apprezzare ancora meglio la sua recitazione il film andrebbe visto in lingua originale. Brava la Bonham Carter e bravissimo il dottore”. “Mi sono piaciuti molto i vestiti e i costumi – aggiunge Cinzia Fontana -, mentre trovo che non si siano sprecati troppo nelle ricostruzioni storiche” “Il film mi è piaciuto tanto – commenta la signora Franca Luongo - Colin Firth recita molto bene. E’ un film originale, né storico né tematico, ma focalizzato sul problema della balbuzie di re Giorgio VI e sul bellissimo percorso che fa con il suo logopedista. La storia è molto verosimile, sono curiosa di sapere se le cose sono andate davvero così. Ho apprezzato molto anche l’attrice e la fotografia”. “E’ un film originale, fuori dagli schemi e sopra le righe - interviene Giuseppina Gruppillo - Ho trovato molto contemporanee le scenografie, nonostante fossero ricostruzioni filologiche dell’epoca del deco’, in particolare le carte da parati della casa del logopedista. Non so quanto ci sia di vero ma sicuramente la storia è molto verosimile. Belle le inquadrature dei primi piani deformati dell’inizio. Interessante dal punto di vista della costruzione del film”. A giudizio del pubblico, “Il Discorso del Re” le dodici nomination le merita tutte. In particolare, passano a pieni voti l’attore protagonista Colin Firth e i due attori non protagonisti Helena Bonham Carter e Geoffrey Rush.

Francesca Tofanari

Nuovo Corriere di Firenze, 30 gennaio 2011

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