Quando si oltrepassa per la prima volta Porta San Frediano e si entra nel quartiere tanto amato da Vasco Pratolini, si ha l’impressione di essere in un altro mondo: una piccola città nella città, dove i negozi sono botteghe, dove tutto ha un che di familiare. Ma chi ci vive e ci lavora da tanto tempo racconta una storia diversa. “Una volta San Frediano era davvero una città nella città, un quartiere popolano, volgare, artigianale, ma vivo. Oggi San Frediano è un quartiere in degrado per problemi legati alla viabilità e ai parcheggi”. Dice Stefano Bemer, artigiano di scarpe. “Sono venuti qua tante volte – continua - ci hanno fatto delle promesse, ma vengono con le gambe e con la faccia, non con il cuore”. La zona più interessata è il tratto di Borgo San Frediano che va dalla porta telematica, quindi da piazza De’Nerli, a Piazza Nazario Sauro. “I marciapiedi sono molto stretti e sul lato sinistro parcheggiano macchine e motorini, tanto che si fa fatica a camminarci a piedi ed è impossibile percorrerli con un passeggino o con una carrozzina per un disabile, – dicono Alessandro e Rodolfo Mignani, titolari di una macelleria in Borgo San Frediano – la strada si restringe così tanto che per camminare sul lato destro bisogna “spiaccicarsi” contro i muri delle case per non farsi prendere in testa dagli specchietti retrovisori degli autobus o dei furgoni”. "Il fondo stradale è disastroso un po’ dappertutto – spiegano Ilaria, Desy e Daniela, decoratrici su legno - ci sono grandi buche tra le antiche pietre che ogni tanto vengono “rattoppate” con un po’ di asfalto; le fogne non vengono svuotate da anni e le strade si allagano quando piove”. “Bisogna togliere le macchine – interviene Simone, il “trippaio di San Frediano” – liberare le piazze e asfaltare le strade. In Piazza De’ Nerli ogni tanto qualcuno, a piedi o in scooter, cade in una buca”. “Per liberare San Frediano dalle macchine occorrerebbe un parcheggio interrato, in piazza del Carmine o in piazza Tasso”, aggiunge Alfredo Cozzi del “Dolce Emporio”.“Ci sono varie ipotesi allo studio non di facile soluzione perché l’Oltrarno è visto come la culla di Firenze e della fiorentinità – spiega Roberto Nativi, Presidente della Commissione Sviluppo Economico e Turismo del quartiere 1 - e l’Amministrazione Comunale si trova a dover decidere tra attuare una pedonalizzazione di tutta la zona, valorizzando così la residenzialità e potenziando il turismo, con un sistema di mobilità basato su auto elettriche, pulmini e appositi parcheggi per i residenti, oppure privilegiare il commercio, lasciando libero accesso a macchine e camion. Questo comporterebbe la sostituzione delle antiche pietre della pavimentazione stradale con l’asfalto. Ma siamo in una delle zone più antiche di Firenze e bisogna scontrarsi con le Belle Arti”. Un progetto di cui si parla da tempo e che fa parte dei 100 punti di Renzi, è quello della costruzione di un parcheggio interrato in Piazza del Carmine, che consentirebbe la creazione di 250 posti auto e la valorizzazione di una bellissima piazza oggi invasa dalle macchine. Alla domanda: “Cosa osta alla costruzione di detto parcheggio?” il Nativi risponde: “il parcheggio si farà, è un punto all’ordine del giorno dell’Amministrazione e i lavori dovrebbero partire prima della fine del mandato di Renzi, ma rientra in una situazione di intervento complessivo. Da solo non basta a risolvere i problemi di San Frediano”.
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