domenica 13 febbraio 2011

Le mille facce di Santo Spirito


Il quartiere di S.Spirito ha molte anime e molte facce. La vita del quartiere si svolge nella piazza, una delle più belle di Firenze, con la sua meravigliosa Basilica, ultimo progetto del Brunelleschi. Qui convivono i residenti, i negozianti, i proprietari dei locali pubblici, i senzatetto e ognuno vive in maniera diversa i problemi della zona. La mattina la piazza si veste dei colori del mercato, del chiacchiericcio delle signore intorno alle bancarelle, delle voci degli ambulanti che invitano ad acquistare, delle persone che si ritrovano davanti ai bar. Ma quando i banchi del mercato lasciano spazio alla Piazza, quando la gente si disperde per le tante stradine, affiora evidente il degrado, a cominciare dalle grandi buche per terra e dalla sporcizia. “Hanno cominciato a rifare la pavimentazione – dice Fabrizio Palloni residente nel quartiere – ma è tutto fermo a causa della pioggia. Avrebbero dovuto iniziare i lavori a primavera, ma gli esercenti dei locali si sono opposti perché un cantiere aperto in estate li avrebbe danneggiati.” “E’ inutile rifare la pavimentazione se non si fa un po’ di pulizia su quello che c’è sopra – interviene uno degli ambulanti – Si fa un bel pavimento e poi si lascia che i barboni continuino a mangiare sotto un palazzo del ‘400, a fare i loro bisogni nelle aiuole, a fare il bagno nella fontana e a dormire sulle panchine. Sono brave persone, nessuno ce l’ha con loro, ma il Comune dovrebbe trovargli una sistemazione”. E loro, i senzatetto, la vorrebbero un’altra sistemazione. “Non ci piace vivere per strada – dicono Francesco e Renzo – mentre giocano a carte sul muro del palazzo nobiliare dove sono alloggiati - ma non sappiamo dove andare. Qui almeno stiamo insieme, ci facciamo compagnia. I bagni nei bar non ce li fanno usare e il bagno pubblico è a pagamento. Da qualche parte dobbiamo farla”. L’altro grosso problema di S.Spirito sono i parcheggi. Da quando hanno tolto la sosta per i residenti in via della Chiesa, le macchine sono tutte parcheggiate nelle stradine limitrofe molto strette, come via della Caldaie e Borgo Tegolaio, spesso sui marciapiedi. “Quando torniamo a casa – dice Fabrizio Palloni – soprattutto la sera, è impossibile trovare un parcheggio perché la gente lascia la macchina ovunque, nei posti per residenti, in divieto di sosta, sui marciapiedi” “Bisognerebbe fare un parcheggio nelle vecchie Scuderie – dice un ortolano della piazza – ma anche lì è un totale degrado, il giardino è pieno di siringhe”. “Anche le biciclette sono un problema – dice un altro abitante del quartiere – le rastrelliere sono piene di vecchie biciclette rotte che nessuno porta via e sui marciapiedi non si passa più perché sono diventati parcheggi per le bici”. “Ma il sindaco – interviene un signore - non le vede queste cose quando passa qua davanti per andare dal parrucchiere in via Sant’Agostino?”

Quando si spengono le luci e si abbassano i bandoni dei negozi, Piazza S.Spirito si riempie di una varia umanità e anche di pericoli. La “vivacità della vita notturna” turba il sonno dei residenti che vorrebbero dormire nelle loro case e la tranquillità di coloro che vorrebbero farsi una passeggiata. Accanto ai normali avventori dei numerosi locali, ci sono tanti ubriachi, extracomunitari che spacciano, i decibel troppo alti delle bande rock che suonano nella piazza. “La notte è un inferno, specialmente d’estate – dice Beatrice Turillazzi, architetto, le cui finestre affacciano sulla piazza – tutte le sere si fa festa, con musica troppo alta, casse piazzate proprio sotto le finestre, fino a notte tardissima.” “Le notti d’inverno sono più tranquille – dice Marco Zini, il dottore della Farmacia S.Spirito- ma l’alcol e la droga rimangono un grosso problema, anche se mi sembra che i tossicodipendenti siano un po’ diminuiti”. “La sera è pericoloso stare nella piazza – dice Francesco, un ragazzo che spesso davanti alla chiesa fa degli spettacoli con le sue bolas luminose – ci sono ubriachi e spacciatori. Più volte mi hanno tirato addosso delle bottiglie di vetro”. “E’ bello che la piazza sia viva, che ci sia gente e musica – dice Beatrice Turillazzi – ma si dovrebbero rispettare delle regole e ci vorrebbe un maggior controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Il Presidio dei vigili nella Piazza funziona da Giugno a Settembre, ma solo per l’ordine pubblico; per gli schiamazzi la competenza è della Polizia Municipale di Piazza della Calza; i giorni dispari si devono chiamare i Carabinieri, i giorni pari la Polizia. Non ci si capisce più niente”.

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